UmbriaEnsemble – Ministero della Cultura-Fondazione Carifol
UmbriaEnsemble – Ministero della Cultura/Fondazione Carifol
Domenica 30 Aprile, ore 16
Chiesa dei SS. Apostoli, Rasiglia (PG)
“Chaotic Harmony”
Dall’acqua nasce la vita e la vita nasce nell’acqua. Le prime forme di vita, unicellulari, si sono create nell’acqua, proprio negli oceani primordiali. Acqua che è fonte di vita; e forme elementari che, sviluppandosi successivamente, generano la meravigliosa architettura della vita sulla Terra. È la storia della nostra origine; dell’origine delle forme viventi su questo pianeta. Ma, in affascinante parallelo, questo stesso disegno narra la genesi dei capolavori della Musica che, sfidando il tempo e le occasionali declinazioni esteriori, incrociano la nostra vita arricchendola di emozioni, di ispirazioni, del senso profondo che cerchiamo oltre il confine delle parole.
L’acqua dunque come genesi; fluida come l’ispirazione del genio musicale, il quale da un’originaria fascinazione ancora confusa e caotica, si sublima in stati diversi – proprio come l’acqua – per giungere ad un’organizzazione compiuta, ad una struttura semantica solida e coerente, attraverso l’uso di cellule musicali, ideali gemelle di quelle biologiche.
Un gemellaggio affascinante, quello tra l’acqua e la Musica, che merita ulteriori approfondimenti, sia sotto il profilo poetico che analitico. Due “fonti” (è proprio il caso di dirlo!) apparentemente lontane ma intimamente contigue, che sono l’ispirazione per il Concerto “Chaotic Harmony”, Domenica 30 Aprile a Rasiglia, in collaborazione con Ministero della Cultura, Fondazione Carifol e Associazione “Rasiglia e le sue Sorgenti”. Noto come “la piccola Venezia dell’Umbria” il pittoresco borgo medievale incastonato tra i monti della valle del Menotre, è un piccolo scrigno sospeso tra terra e cielo, con le sue antiche pietre ancorate sulla terra e avvolte nell’azzurro del cielo e dei riflessi cangianti delle acque che le abbracciano fin quasi a possederle.
Chaotic Harmony è la narrazione di una genesi. Dal caos originario, appunto, all’armonia compiuta che si rivela nella scrittura di una partitura musicale. Una partitura nella quale Philip Glass – compositore americano tra i massimi esponenti del minimalismo musicale – narra una storia d’amore, quella tra energie opposte e tuttavia complementari, che genera la vita nelle sue molteplici forme. Nel dialogo continuo tra Flauto (Massimo Mercelli) e Violoncello (Maria Cecilia Berioli) si dipana la narrazione in un tessuto omogeneo, formato da micro cellule che si compongono e scompongono continuamente: nella Sonata BWV 1020 di Johann Sebastian Bach, minimalista ante-litteram, in Festa dei Folli elaborazione di Fabrizio De Rossi Re da un tema popolare, e nelle Variazioni sul Tema di Follia di Arcangelo Corelli.
Composizione e scomposizione continua; imprevedibili sublimazioni di stato in un gioco di trasformazioni continue di cui l’acqua è antico ed imperituro testimone e modello che ci invita a riflettere su come nulla, definitivamente, sia come appare alla nostra prima esperienza sensoriale.