UmbriaEnsemble – Comune di Perugia – I Concerti dell’Alba VI Edizione
UmbriaEnsemble – Comune di Perugia, Assessorato alla Cultura
Domenica 5 Settembre, ore 6.30
Giardini Carducci, Perugia
I Concerti dell’Alba – Sesta Edizione
“Marmi Parlanti II”
Pittori e poeti, ma anche architetti ed esploratori. Perugini illustri che attraverso i secoli hanno glorificato il nome della loro città natale con la propria arte, scienza e cultura, divenute patrimonio condiviso dell’umanità, e che oggi – anche fuori dalle biblioteche e dalle pinacoteche, fisiche e virtuali – continuano a vivere tra di noi, abitando i Giardini Carducci di Perugia nella memoria cristallizzata attraverso le stele marmoree che ne perpetuano il nome ed il ritratto scultoreo.
Per il secondo anno consecutivo, UmbriaEnsemble celebra in Musica la memoria dei perugini illustri che abitano i Giardini dell’acropoli cittadina. Quattro, tra poeti e pittori, lo scorso anno; altri quattro quest’anno, a completare il breve quanto stimolante viaggio alla conoscenza di quelle figure di marmo e di bronzo che quotidianamente sfioriamo senza forse conoscerne il nome, la vita, l’opera.
Bernardino di Betto, detto Pinturicchio, pittore; Galeazzo Alessi, architetto, Orazio Antinori, esploratore; Guglielmo Calderini, architetto: questi i protagonisti del secondo appuntamento con i “Marmi Parlanti” che concluderà la sesta stagione dei Concerti dell’Alba organizzati da UmbriaEnsemble insieme con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia. Domenica 5 Settembre, con inizio dalle ore 6.30, proprio ai Giardini Carducci di Perugia, al cospetto delle stele marmoree che silenziosamente presenziano allo spettacolo, UmbriaEnsemble (Stefano Palamidessi, Chitarra; Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, Violini; Luca Ranieri, Viola; Maria Cecilia Berioli, Violoncello; Carlo Dalla Costa, Voce narrante) saluta il sorgere del sole con un repertorio musicale dedicato a ciascun perugino illustre, introdotto da brevi letture. Il sapore rinascimentale di Greensleeves; le limpide geometrie del “Quartetto delle Quinte” di Haydn; l’esotismo delle atmosfere di Albeniz; la fantasia di Vivaldi che accende di vivacità e lirismo una struttura sempre perfettamente composta ed equilibrata: la Musica che si fa ponte, tanto immateriale quanto incisivo, nel tempo, attraverso i secoli; e nello spazio, dagli artisti presenti sul palco allestito nei Giardini, fino alle stele che lì abitano.
Con una sorpresa: un’ideale stele eretta con la Musica e dedicata ad un perugino illustre, il musicista Francesco Morlacchi che ancora oggi non trova posto ai Giardini Carducci. Di Morlacchi UmbriaEnsemble presenterà in prima ripresa moderna una Romanza per Chitarra ed Archi che lo stesso compositore arrangiò da una sua famosa aria d’opera. Un’occasione per declinare la voce della memoria nella forma presente dell’identità culturale, e in quella futura di nuovi possibili, auspicabili progetti.